Rischi salute risparmiando sul cibo

di Redazione

La caccia alle offerte ed ai cosiddetti acquisti “primo prezzo” è oramai una prassi comune per milioni di italiani.

Risparmiare sul cibo è un rischio? La domanda è d’obbligo visto che oramai dopo anni di crisi anche in Italia i consumatori stanno tagliando gli acquisti di generi alimentari. I redditi scendono e di conseguenza il carrello non solo è più vuoto, ma anche rappresentato mediamente da prodotti alimentari che sono di qualità inferiore rispetto al passato.

La caccia alle offerte ed ai cosiddetti acquisti “primo prezzo” è infatti oramai una prassi comune per milioni di italiani.



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Ma quali sono i rischi rispetto ai prodotti alimentari “griffati”, ovverosia di marca? Ebbene, c’è innanzitutto da dire che un prodotto “low cost” ha in genere un valore nutritivo inferiore rispetto all’equivalente di marca. Ma se su questo fattore magari si può soprassedere, il rischio sta nella qualità delle materie prime che vengono utilizzate.

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Per questo la raccomandazione, per qualsiasi prodotto alimentare che si acquista, è quella non solo di controllare la data di scadenza, ma anche di rilevare dall’etichetta la provenienza delle materie prime. In questo modo si fanno scelte consapevoli nel decidere se, ad esempio, acquistare un prosciutto italiano oppure uno importato da un Paese estero e preparato con una materia prima che non ha niente a che vedere con la qualità che è in grado di offrire il nostro made in Italy.

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