Il rischio da dipendenza da videogiochi

di Redazione

ibattito sui videogiochi ormai va avanti da molti anni, in quanto vengono promulgate sempre nuove teorie a riguardo ed i medici hanno spesso dei pareri molto discordanti tra loro.

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Il dibattito sui videogiochi ormai va avanti da molti anni, in quanto vengono promulgate sempre nuove teorie a riguardo ed i medici hanno spesso dei pareri molto discordanti tra loro.
Ultimamente si è parlato dei videogiochi con le piattaforme interattive e gli studiosi conocordano sull’utilità per la salute di questa nuova generazione di giochi, poichè piattaforme come la Wii (solo per citarne una) aiutano a mantenere in forma; quando si parla invece di videogiochi classici, l’argomento principale è se la violenza all’interno di essi possa far scaturire degli atteggiamenti antisociali o potenzialmente pericolosi in chi ne fa abuso e se provocano delle lesioni permanenti ai tendini ed ai muscoli che vengono più spesso sollecitati, in particolar modo quelli della mano.



Ultimamente un recente studio ha dimostrato che gli adolescenti ed i bambini che trascorrono in media venti ore davanti ai videogiochi, sviluppano una dipendenza e vengono riscontrati comportamenti antisociali associati ad attacchi d’ansia e possibili inclinazioni alla depressione.
La dipendenza sviluppa anche dei comportamenti che portano la persona dipendente dal gioco a mentire di fronte alle ore trascorse di fronte al videogioco per scrollarsi di dosso le responsabilità.
Questi aspetti patologici sono insorti dopo ore di permanenza di fronte ai videogames, fino a dimenticare di svolgere le normali azioni quotidiane, in primis gli impegni scolastici.
Quindi è sempre importante che i genitori controllino i propri figli, dando loro delle regole da rispettate e cercando di non abbandonarli a se stessi per giornate intere, a causa di impegni lavorativi.

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