Rimedi contro il bruxismo

di Emma

Fiori di Bach, bite e dentifricio per contrastare gli effetti negativi del bruxismo

Il venti per cento degli italiani soffre di bruxismo, un disturbo che consiste nel digrignare involontariamente i denti durante la notte. Alla mandibola indolenzita e tesa al risveglio si aggiungono anche dolori al collo, bocca secca e dentatura sensibile al caldo o al freddo e a lungo andare può compromettere l’integrità della dentatura. I

nsomma il bruxismo è un disturbo molto diffuso che molto spesso si associa allo stress eccessivo accumulato durante l’arco della giornata: serrare la mandibola e digrignare i denti rappresenta un modo efficace di scaricare la tensione sui muscoli e sulla masticazione.  

Il rimedio ideale sarebbe di alleviare la tensione e allontanare lo stress ricorrendo a rimedi naturali come massaggi o yoga. Ideali anche i Fiori di Bach: per identificare la miscela più adatta al proprio caso è necessario recarsi in farmacia e rispondere a una serie di domande che aiutano a identificare la miscela più adatta per recuperare un po’ di tranquillità. Possibile anche ricorrere a una soluzione d’urgenza, il Resource Rimedy che garantisce un effetto calmante immediato (5 gocce tre volte al giorno da somministrare sotto la lingua).

Il bruxismo incide negativamente anche sul benessere della schiena e del collo perché la trazione continua della masticazione arriva anche al dorso: per alleviare il dolore gli esperti consigliano di utilizzare il bite, una mascherina morbida che crea un cuscinetto fra le due arcate e impedisce lo sfregamento dei denti. In questo caso è possibile rivolgersi al dentista (che ne modellerà una su misura) oppure acquistarne uno in farmacia che si adatta a ogni tipo di bocca. Il bite va indossato tutte le notti, ma ne esiste anche una versione diurna.

E infine per evitare le microfratture dello smalto che aumentano la sensibilità al caldo e al freddo è possibile ricorrere a uno specifico dentifricio che contenga microparticelle biologicamente attive aiutano a riparare lo smalto. 

 

Foto Thinkstock

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