Come curare influenza nei bambini

di Emma

Previsto il picco al massimo dell’influenza a fine mese. Come comportarsi quando sono i bambini ad ammalarsi

L’influenza è davvero arrivata e si prevede che il picco stagionale arriverà a fine mese: solo questa settimana saranno 250mila gli italiani contagiati, ma la stagione è ancora lunga e secondo le recenti stime saranno complessivamente sei milioni gli ammalati con una maggiore incidenza in Sardegna, Campania e Piemonte.
La fascia d’età più colpita però resta però quella che va da zero a quattro anni soprattutto in questo periodo e in concomitanza con la riapertura delle scuole e con l’aumento graduale, ma persistente del freddo.

Come curare l’influenza quando sono i piccoli ad essere contagiati? I bambini, seppure frequentemente contagiati, raramente possono subire complicazioni gravi, ma è anche vero che per curare l’influenza nei piccoli è necessario seguire alcune regole basilari.

Vietati gli antibiotici, in particolare con auto prescrizione: l’uso ingiustificato degli antibiotici determina la formazione di ceppi di batteri resistenti ai farmaci. Almeno per i primi tre giorni è sconsigliato ricorrere agli antibiotici, mentre per abbassare la febbre alta è sufficiente in antipiretico. Se la febbre persiste oltre tre giorni sarà il pediatra a valutare l’eventuale prescrizione di antibiotici.

Al di là dei farmaci è bene ricordare che i bambini influenzati non vanno mai forzati a mangiare: la febbre può causare inappetenza.

 

CONSIGLI PER PROTEGGERSI DALL’INFLUENZA

Sì alle ricette leggere e facilmente digeribili, no ai piatti elaborati e pesanti. È invece necessario incoraggiare i bambini a bere molto per evitare la disidratazione: l’ideale sarebbe di proporre bevande zuccherate.

Restano indispensabili anche il riposo assoluto e il caldo così come la convalescenza dopo l’influenza è molto importante. La convalescenza dovrebbe durare almeno 5 giorni, meglio ancora se 7 per evitare di riammalarsi e consentire al bambino di riacquistare le forze prima di tornare alla normalità e al reinserimento scolastico.

Foto Thinkstock

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