Tonsille gonfie e tonsillite: cause, sintomi, cura, operazione

di Redazione

Le tonsille sono dei veri e propri filtri, situati nella nostra gola, in grado di intrappolare tutti i germi che penetrano con la respirazione e potrebbero provocare infiammazione ed infezioni. Sono inoltre in grado di produrre anticorpi: insomma si tratta di strumenti preziosi che il nostro organismo ha a disposizione per difendersi da agenti esterni pericolosi. Purtroppo però anche loro a volte possono rimanere coinvolte da qualche virus e soprattutto da batteri ed infettarsi. Quando si gonfiano, si infiammano, fanno male si parla di tonsillite. E’ una condizione molto frequente, soprattutto nei bambini. Può essere occasionale o ripetersi di continuo, cosa che può condurre all’operazione per toglierle.

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Cause più comuni di tonsillite

Le cause principali di tonsillite sono le infezioni batteriche e virali. Lo streptococco è di sicuro il principale responsabile (batterio) insieme ad adenovirus, influenza, virus di Epstein-Barr, Herpes simplex, Enterovirus ed altri agenti parainfluenzali.

I sintomi

I principali sintomi della tonsillite sono il mal di gola, la difficoltà a deglutire, l’arrossamento ed il gonfiore, a tal punto da rendere anche difficile respirare, soprattutto per i bimbi più piccini. Le placche alla gola (chiazze bianche o gialle) ne sono il sintomo di rilievo quando la causa è batterica. Si possono avere anche raucedine, male all’orecchio, linfonodi del collo ingrossati ed altri disturbi comuni ad altre infezioni come debolezza, mal di testa e febbre. Nei bambini, i sintomi possono includere anche nausea, vomito e mal di pancia.

La cura per la tonsillite

La cura dipenderà dalla causa: in caso di infezione batterica saranno utili gli antibiotici. Particolarmente importante in questo contesto per la diagnosi lo assume il tampone alla gola. La sintomatologia migliora in genere già dopo 24-48 ore dall’inizio della terapia antibiotica se la causa è un batterio. In caso di virus, come per l’influenza, spetterà al sistema immunitario agire per contrastare l’infezione. Utili in generale per lenire la sintomatologia, preziosi rimedi naturali come il latte e miele o antifebbrili ed antidolorifici come l’ibuprofene o il paracetamolo.

L’operazione per togliere le tonsille, quando è necessaria ?

A differenza del passato in cui le tonsille si toglievano con estrema facilità, oggi si tende ad operarle solo in caso di effettiva necessità: rappresentano una sezione importante del nostro sistema immunitario, anche quando si diventa adulti. Se la tonsillite è ricorrente o persistente, o se le tonsille provocano ostruzione delle vie aeree superiori o difficoltà a mangiare, la loro rimozione chirurgica può diventare opportuna: si parla di tonsillectomia. Spesso nei bambini si esegue con l’adenoidectomia, quando cioè nelle ricorrenti infezioni sono coinvolte anche le adenoidi. Nella maggior parte dei casi le tonsille si tolgono col bisturi classico, ma anche con il laser ed altre metodiche. Sempre però senza incisioni esterne, direttamente dalla gola.

Per questo è necessaria un’anestesia generale, se pur per pochi minuti (tutto l’intervento richiede al massimo tra i 30 ed i 45 minuti). I bambini potrebbero andare a casa anche dopo poche ore, benché proprio per il farmaco anestetico si possono tenere sotto osservazione per almeno 24 ore. In una decina di giorni si avrà il recupero totale. Nel post operatorio si possono provare dolore alle orecchie, alla mascella e al collo, oltre che una lieve febbre e piccole macchie di sangue nei muchi o nella saliva. Se la febbre è alta ed il sangue è abbondante e/o rosso vivo è il caso di consultare immediatamente il medico.

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Foto: Thinkstock

Fonte: WebMd

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