Crisi epilettiche

di Redazione

Una disfunzione temporanea del cervello nella quale gruppi di cellule nervose iniziano ad inviare segnali anomali ed eccessivi.

CAT

L’epilessia che può essere anche indicata con il termine di disturbo compulsivo, è un termine che definisce genericamente la tendenza ad avere crisi epilettiche ricorrenti.
Queste rappresentano una disfunzione temporanea del cervello nella quale gruppi di cellule nervose iniziano ad inviare segnali anomali ed eccessivi.
Le cellule neuronali e nervose inviano normalmente segnali elettrici con i quali esse interagiscono con le altre cellule nervose, e grazie alle quali esse monitorano ed inviano gli impulsi necessari a tutte le funzioni dell’organismo, dal pensiero alle azioni, dalle sensazioni al controllo delle funzioni interne del corpo.
Nel corso di una crisi epilettica le attività delle cellule nervose risultano essere disturbate, e producono sintomi diversi a seconda della parte del cervello in cui si esprime la disfunzione.

Possono quindi manifestarsi sintomi come convulsioni, perdita di conoscenza, movimenti involontari, cambiamenti nel comportamento e nella percezione sensoriale.

Di solito, una crisi dura da pochi secondi a qualche minuto.

Pur essendo diverse per tipologia, durata ed intensità, le crisi epilettiche vengono classificate in due specifici grandi gruppi, le crisi generalizzate, che vanno ad insistere su entrambe le aree del cervello e le crisi parziali, che invece vanno ad interessare una zona specifica del cervello, ma che possono in seguito propagarsi ed andare a toccare anche altre aree cerebrali (in questo caso vengono definite crisi parziali a generalizzazione secondaria).

Le crisi si manifestano in modi molto differenti, e se per qualcuno esse si presentano nella forma di forti convulsioni, per altri la crisi può addirittura non essere notata (assenza), o al massimo trasparire come una forma assai rapida di perdita di conoscenza, come uno sguardo fisso nel vuoto per qualche secondo.

E’ questo quello che solitamente viene identificato dal termine piccolo male.

Una persona in preda invece ad una crisi molto evidente, definita attualmente con il termine di tonico-clonica (definito grande male), può invece manifestarla con urla, perdita di conoscenza prolungata, rigidità e spasmi muscolari, cadute.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>