Afasia, cause, sintomi, diagnosi e cura

di Redazione

L’Afasia è una condizione che colpisce il cervello e porta a problemi nel linguaggio: chi ne è affetto commette errori nel parlare, ovvero altera il corretto ordine della parole in una frase, oppure dalla sua bocca escono involontariamente parole e suoni diversi da quelli che si vorrebbero pronunciare. Talvolta tale condizione si riscontra anche nella scrittura.

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Afasia, le cause

L’afasia è provocata da danni cerebrali che colpiscono le aree responsabili della comprensione e dell’utilizzo del linguaggio. Le cause più comuni sono:

  • Ictus
  • Trauma cranico
  • Tumore cerebrale
  • Malattie neurodegenerative
  • Infezioni come la meningite o l’encefalite

In particolare 1 persona su 3 sviluppa afasia (di varia gravità) dopo un ictus.

Sintomi e tipi di afasia

L’afasia può essere di diversi tipi. E’ spesso classificata come espressiva o ricettiva a seconda di come si manifesta (se cioè il disturbo si manifesta nel parlare o nel comprendere il significato di una parola. I sintomi possono variare dalla difficoltà a pronunciare un paio di parole nell’arco di un discorso fino a coinvolgere tutte le forme di comunicazione (lettura, scrittura, comprensione di parole e discorsi). Tutto dipende dalla vastità del danno e dall’area coinvolta. Alcune persone sono consapevoli degli errori di linguaggio ed altri no, e non capiscono perché gli interlocutori non comprendono cosa dicono. In ambedue i casi è facile che subentri un senso di frustrazione e depressione.

Diagnosi afasia

L’afasia è di solito diagnosticata dopo i test effettuati da uno specialista in logopedia. Questi si attiva con dei test per valutare le capacità di comunicazione: esercizio semplici, come chiedere ad una persona di nominare più parole che ad esempio iniziano con la lettera A, o quelli presenti nella stanza. I risultati possono poi essere utilizzati per costruire un quadro dettagliato delle capacità di una persona in settori quali: la comprensione del parlato e la grammatica di base , la capacità di espressione di parole, frasi, concetti, la comunicazione sociale, la lettura e la scrittura.
A questo step si abbinano tecniche di imaging atte a valutare il luogo e l’entità degli eventuali danni cerebrali che provocano i disturbi. Abitualmente si usano Tac e Risonanza Magnetica, più di rado le PET (Tomografia ad Emissione di Positroni).

 

Quali cure?

La logopedia è la cura principale che si può avere in persone con afasia: l’obiettivo è di ristabilire quanto più possibile la capacità di comunicare, o anche a sviluppare modi alternativi di comunicazione. La logopedia può essere individuale o di gruppo, a seconda delle esigenze. Attualmente sono sempre più utilizzate delle APPlicazioni informatiche per esercitarsi attraverso un computer anche a domicilio, ma è importante che si faccia sempre su indicazioni e con l’ausilio di un logopedista. L’efficacia della terapia dipende dai singoli casi, -dai danni neurologici che sono alla base del sintomo- ma la maggior parte delle persone con afasia riesce a fare un buon recupero: anche se l’afasia persiste, si può avere un’adeguata capacità di comunicazione.
Quando l’afasia sia provocata da una malattia progressiva, il trattamento si concentrerà sulla valorizzazione di ciò che si è ancora in grado di esprimere e su metodiche alternative di comunicazione, per arrivare preparati quando parlare sarà più difficile.

 

 

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Foto: Thinkstock

Fonte: NHS.UK

 

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