Lo smog aumenta il rischio di malattie cardiache

di Redazione

L'ozono, uno dei componenti dello smog e dell'inquinamento, ha un ruolo evidente nell'aumento dei rischi di malattie cardiache.

smog

Le persone che vivono in zone molto inquinate e ricche di smog tendono ad avere tassi più alti di malattie e problemi cardiaci, come hanno dimostrato molti studi recenti.
Una nuova ricerca ha in questi giorni evidenziato come sono in specifico alcune componenti dello smog ad avere un ruolo nella distruzione delle cellule cardiache.
Uno studio condotto su topi da laboratorio che sono stati esposti per un certo periodo di tempo dai ricercatori del Texas A & M Health Center all’ozono, uno degli elementi chimici più presenti nelle aree inquinate ed in particolare a livello del suolo, dove viene a formarsi come reazione alla presenza di idrocarburi.

In questo modo i ricercatori hanno osservato che il cuore dei ratti esposti all’ozono presentavano livelli più alti del fattore di necrosi tumorale, un marcatore della presenza di infiammazioni non solo per le malattie cardiache ma anche di una serie di altri disturbi.

Lo studio ha anche scoperto che diminuivano, negli stesi topi esposti all’ozono i livelli di una particolare proteina, denominata caveolina-1 che ha una funzione protettiva per il cuore.

Un calo nei livelli di quest’ultima era già stato identificato in passato come una delle cause della necrosi delle cellule cardiache.

La ricerca, secondo gli autori, ha dunque dimostrato come uno dei componenti chiave dello smog, l’ozono, ha un ruolo fondamentale nell’aumentare le disfunzioni cardiache.

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