La pillola dei 5 giorni dopo non viene venduta in Italia

di Redazione

La cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo, farmaco contraccettivo d'emergenza a base di ulipristal acetato e più comunemente nota con il nome commerciale ella o ellaOne, è, infatti, perfettamente sicura nonché coerente con l'attuale legislazione italiana.

La pillola dei 5 giorni dopo non viene venduta in Italia

Non che non sia utile a moltissime donne, anche giovanissime, italiane. Non che sia pericolosa, prescritta con leggerezza o che venga erroneamente percepita come un vero e proprio farmaco abortivo o che, ancor peggio, causi ancora oggi accesi dilemmi e ferventi dibattiti di carattere etico, morale, sociale o psicologico

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La cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo, farmaco contraccettivo d’emergenza a base di ulipristal acetato e più comunemente nota con il nome commerciale ella o ellaOne, è, infatti, perfettamente sicura nonché coerente con l’attuale legislazione italiana.

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Inoltre, cosa ben più importante, è decisamente ben più efficacie dei più comuni farmaci contraccettivi d’emergenza, solitamente realizzati a partire da una particolare molecola solitamente conosciuta con il nome di levonorgestrel, rispetto ai quali non solo sarebbe 3 volte più efficacie nel corso delle prime 24 ore dal probabile rapporto a rischio bensì anche, e soprattutto, avrebbe sino ad oggi dimostrato di avere molti meno effetti collaterali.

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Eppure, nonostante le continue conferme della bontà e dell’utilità di ellaOne, la vendita di codesto farmaco ancora oggi non decollerebbe in Italia.

Prova ne è che nel nostro Paese, sino ad oggi, sarebbero state vendute solamente 4.500 confezioni di ellaOne contro le oltre 13.000 vendute in Germania nel medesimo lasso di tempo (ovverosia a partire dalla commercializzazione di ellaOne in Italia che, come forse saprete, avrebbe ricevuto il definitivo via libero dall’Agenzia Italiana del Farmaco solamente ad aprile 2012).

Colpa, stando a quanto dichiarato dai responsabili della Società Medica Italiana per la Contraccezione sulla base dei dati raccolti da Datanalysis nel corso di una ricerca recentemente condotta in tutta Europa sul delicato argomento oggi alla nostra attenzione, della rigidità della normativa italiana (che consentirebbe l’assunzione di ellaOne solamente nel caso in cui il medico possa comprovare, grazie ad uno specifico test diagnostico, il non avvenuto concepimento) che letteralmente impedirebbe, a ben 7 medici su 10, di prescrivere la pillola dei 5 giorni dopo alle proprie pazienti.

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