Sclerosi multipla: la teoria del dott. Zamboni

di Redazione

Il dottor Paolo Zamboni, nel corso della sua carriera da ricercatore sostenne di aver scoperto che vi fosse una stretta correlazione tra la presenza di vari problemi venosi e sclerosi multipla

sclerosi

Ieri sera a Le Iene è andato in onda un servizio sui malati di sclerosi multipla, una malattia neurodegenerativa che rallenta drasticamente la velocità degli impulsi nervosi all’interno delle fibre e di come il professor Paolo Zamboni abbia trovato la possibilità di curarla non come una patologia neurologica bensì come un problema cardiovascolare.
Il dottor Paolo Zamboni, nel corso della sua carriera da ricercatore sostenne di aver scoperto che vi fosse una stretta correlazione tra la presenza di vari problemi venosi e sclerosi multipla.
Avendo riscontrato depositi di ferro a livello cerebrospinale, si è spinto a trovare una correlazione tra questi restringimenti venosi patologici, a cui ha dato il nome di Insufficienza venosa cronica cerebrospinale o più semplicemente CCSVI, e la sclerosi multipla, partendo dal presupposto che le vie venose extracraniche sono state poco studiate nei pazienti affetti da sclerosi.



Insieme ad un equipe dell’ Università di Ferrara in collaborazione con il neurologo del Dipartimento di Neurologia dell’ ospedale Bellaria di Bologna, Fabrizio Salvi, il dottor Zamboni ha studiato ed approfondito questi elementi comuni che già vennero scoperti dai ricercatori dell’ Università di Buffalo i quali hanno constatato che nel 55% dei pazienti affetti da sclerosi le vene del cervello sono ridotte.
Il prof. Zamboni ha già effettuato angioplastiche per ridurre le stenosi venose e i risultati sono stati a dir poco strabilianti prima di tutto perchè i pazienti, come primo beneficio hanno riacquistato la sensibilità tattile ( che con la sclerosi si perde e il contatto risulta attutito come se si indossassero i guanti di lana ).
L’intervento è stato battezzato come Intervento di liberazione proprio perchè i vasi sanguigni vengono districati e i ristagni formatisi nel cervello si svuotano come un lavandino intasato e i pazienti riprendono ad avere una mobilità normale e i valori sanguigni ritornano a posto.
Impressionanti sono state le testimonianze di due pazienti che si sono sottoposti all’intervento nel servizio andato in onda ieri sera, dove dicevano che è come se fossero completamente rinati a nuova vita e che non hanno più avuto sintomi.
La sclerosi è una malattia che si può presentare all’improvviso a qualsiasi età e vi è un’incidenza tra i fattori genetici ed i fattori ambientali come la carenza di vitamina d o il fumo che appunto possono essere all’ origine del problema.

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