Tinset in gocce (2,5%) ritirato dal commercio

di Redazione

Vorremmo oggi segnalare a tutti i nostri lettori una notizia che riteniamo essere di fondamentale importanza poiché riguarderebbe un farmaco che sarebbe stato recentemente ritirato da mercato poiché la propria particolare soluzione sarebbe stata giudicata instabile.

Tinset in gocce (2,5%) ritirato dal commercio

Vorremmo oggi segnalare a tutti i nostri lettori una notizia che riteniamo essere di fondamentale importanza poiché riguarderebbe un farmaco, in particolar modo un antistaminico, che sarebbe stato recentemente ritirato da mercato e del quale sarebbe stato vivamente sconsigliato l’utilizzo sino a nuovo ordine, poiché la propria particolare soluzione sarebbe stata giudicata instabile e, dunque, non potrebbe venir conservato né in modo adeguato né in modo sicuro.

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Il problema, in particolare, sarebbe stato rilevato, direttamente dagli esperti della casa farmaceutica responsabile della produzione e commercializzazione dell’antistaminico in questione, a livello del conservante (e non dunque, come inizialmente sospettato, a livello di principio attivo che, grazie alle aggiuntive analisi resesi indispensabili a causa di questa recente inchiesta, avrebbe dimostrato, una volta di più, la propria efficacia nonché la propria sicurezza), che non riuscendo, in questa particolare formulazione, a legarsi perfettamente ne al principio attivo ne agli eccipienti presenti nella soluzione farmacologica analizzata, ne impedirebbe, appunto, la corretta conservazione.

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L’antistaminico in questione, come forse avrete capito, sarebbe il Tinset in gocce 2,5% (25 mg/ml) della Grunenthal, casa farmaceutica tedesca ed indipendente a carattere familiare, la cui formulazione allo 0,25% (2,5 mg/ml), specificamente realizzata dalla Grunenthal per i potenziali consumatori minorenni, sarebbe stata improvvisamente ritirata dal commercio, nel lontano marzo del 2010, poiché giudicata a rischio sovradosaggio dall’Agenzia Italiana del Farmaco.

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Il consiglio, ora, sarebbe quello di interrompere, immediatamente, l’assunzione del farmaco, specie nel caso in cui sia stato aperto da più di 60 giorni, e di recarsi dal proprio farmacista o dal proprio medico di fiducia allo scopo di ottenere le rassicurazioni del caso nonché un farmaco, altrettanto valido ma sicuramente maggiormente stabile, che possa sostituire il Tinset.

La soluzione proposta dalla Grunenthal, che in queste ore starebbe indagando sulla vicenda, sarebbe invece quella di sostituire al Tinsent in gocce 2,5% con l’equivalente Tinset compresse 3o mg.

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