Più nicotina con la prima sigaretta del mattino

di Redazione

Se la prima cosa che si fa al mattino è quella di accendersi una sigaretta, allora bisognerà essere consapevoli che tale pratica aumenta la quantità di nicotina che viene assorbita dal nostro organismo.

cigarrette

Se la prima cosa che si fa al mattino è quella di accendersi una sigaretta, allora bisognerà essere consapevoli che tale pratica aumenta la quantità di nicotina che viene assorbita dal nostro organismo.
Non è chiaro il perchè di ciò, almeno secondo i ricercatori della Penn State University che in proposito hanno dedicato una ricerca, ma secondo loro ciò potrebbe essere dovuto al fatto che la prima sigaretta del mattino viene aspirata con particolare intensità, rispetto alle altre fumate durante il giorno.
Questo significa anche, sempre secondo i ricercatori, che coloro che hanno quest’abitudine sicuramente avranno più problemi nel tentare di smettere di fumare.

Lo studio ha coinvolto 252 fumatori, di etnia differente, e tutti provenienti dalla stessa area geografica, la contea di Westchester.

Essi hanno dovuto rispondere ad un questionario, preparato dai ricercatori, che indagava sulle loro abitudini al fumo. Un altro dato analizzato dai ricercatori, oltre a quelli forniti dal questionario, è stata la misurazione dei livelli di cotinina, una sostanza chimica, un metabolite che può rivelare la quantità di nicotina presente nel sangue.

Coloro che dichiaravano di fumare la prima sigaretta entro i primi 30 minuti dal risveglio, rivelavano avere livelli di nicotina nel sangue più alti rispetto a coloro che attendono un po’ prima di accendersi la sigaretta. Il che, secondo i ricercatori, potrebbe far pensare che quelli che fumano appena svegli potrebbero essere di fatto più dipendenti dalla nicotina.

Potrebbe anche sembrare ovvio, hanno commentato i ricercatori, ma la constatazione fornisce la prova che quando si tiene conto solo del numero di sigarette fumate non si ha un quadro così completo come invece si ha quando anche dati come quelli rilevati nel loro studio vengono presi in considerazione.

I risultati, pubblicati su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, potrebbe fornire un aiuto nell’elaborare metodi efficaci per smettere di fumare, permettendo, dall’analisi delle abitudini, di individuare più approfonditamente il grado di dipendenza dalla nicotina.

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