Il tabacco, anche se non fumato, provoca infarti ed ictus

di Redazione

L'assunzione di tabacco, anche senza il fumo, è responsabile di forti rischi di attacchi di cuore ed ictus.

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In questi ultimi anni, grazie alle tante campagne sulla salute diffuse in tutto il mondo, e principalmente nei paesi industrializzati, la consapevolezza che fumare provoca grossi danni alla salute è diventata patrimonio comune di molti.
Questo però ha anche stimolato l’idea che l’assunzione di tabacco in altro modo, per esempio attraverso l’inalazione o masticandolo, sia meno nocivo per la salute. Ciò ha contribuito in questi anni alla diffusione di prodotti alternativi alle sigarette ma sempre a base di tabacco: in particolare il tabacco da fiuto, soprattutto in un pubblico giovane e principalmente in Europa e negli Stati uniti.

Niente di più sbagliato, secondo lo studio pubblicato su BMJ di agosto.

Un gruppo di ricercatori, analizzando i risultati di 11 studi precedentemente realizzati negli Stati Uniti ed in Svezia ha evidenziato come l’assunzione di tabacco, anche senza il fumo, sia responsabile di forti rischi di attacchi di cuore ed ictus.

I consumatori di prodotti del tabacco senza combustione infatti evidenziano un aumento dei rischi di morte per infarto e di ictus rispetto ai non consumatori.

Questo modo di consumare il tabacco è stato collegato allo 0,5% di tutti gli attacchi di cuore accaduti negli Stati Uniti ed al 5,6 per cento in Svezia, nonché nell’1,7% dei casi di morte per infarto negli Stati Uniti e nel 5,4% in Svezia.

Sebbene l’aumento dei fattori di rischio è comunque limitato, secondo i ricercatori è un bene che lo si sappia, in modo da intensificare gli studi al riguardo e stimolare piani di salute pubblica adeguati.

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