Inventata macchina che mantiene in vita gli organi per il trapianto

di Emma

Inventata a Oxford la OrganOx, la rivoluzionaria macchina per conservare in vita gli organi da trapiantare

Un’invenzione rivoluzionaria che potrebbe cambiare per sempre la procedura per i trapianti: uno scienziato di Oxford infatti ha inventato una macchina in grado di mantenere in vita gli organi espiantati prima del successivo trapianto.

Un passo da gigante per la chirurgia visto che la tecnica del trapianto d’organi è sempre stata caratterizzata dal fatto di essere una procedura d’urgenza. 

 

Gli organi espiantati non possono sopravvivere a lungo prima di essere trapiantati tanto che l’urgenza è sempre stata d’obbligo. Inventori della miracolosa OrganOx, la macchina che mantiene in vita gli organi, sono fra gli altri il professore d’ingegneria biomedica presso la Oxford University, dottor Constantin Coussios e il dottor Peter Friend, direttore del Centro Trapianti di Oxford. La macchina è stata inventata per il fegato, ma in realtà può essere applicata a tutti gli altri organi, eccetto il cuore.

 

Ma su quale principio di basa la macchina?  In pratica è stato imitato e riprodotto ciò che accade all’interno del corpo umano: gli organi vengono conservati in una temperatura simile a quella del corpo umano. In particolare il fegato, il primo organo ad essere mantenuto in vita con la nuova tecnologia, è “rimasto in vita” grazie alla profusione con i globuli rossi ossigenati: in tal modo ha portato avanti le stesse funzioni come se fosse ancora collocato in un corpo umano.

 

La OrganOx riesce a mantenere in vita per tre giorni il normale funzionamento di un organo e pare proprio che la stessa procedura possa essere applicata con successo anche agli altri organi.

 

 TRAPIANTO DI FEGATO ESEGUITO DA UN ROBOT

 

Le sperimentazioni però vanno avanti perché è stato avviato uno studio pilota che prevede 20 trapianti di fegato e che dovrebbe concludersi entro la fine del 2013. Le aspettative e le speranze si moltiplicano anche perché la OrganOx potrebbe rivoluzionare davvero e definitivamente la tecnica del trapianto.

 

Il metodo convenzionale di conservazione degli organi si basa sulla tecnica del raffreddamento dell’organo a 4°C riuscendo a mantenere “vivo” l’organo per 20 ore al massimo e senza contare gli eventuali danni che l’organo potrebbe riportare durante il trasporto prima del trapianto, ma la nuova tecnica potrebbe mettere fine alla procedura d’urgenza.

 

Foto Thinkstock

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>