Dieta Dukan con i dolci

di Emma

Dopo la dieta iperproteica arriva la dieta Dukun con i dolci

Criticato e perfino vituperato, il dietologo francese Pierre Dukan (recentemente radiato dall’ordine dei medici) continua a mietere illustri vittime fra le celebrities che seguono le sue diete per recuperare il peso forma. Da Penelope Cruz a Jennifer Lopez a Kate Middleton: tutte seguono la Dieta Dukan, esattamente come circa 33 milioni di persone in tutto il mondo.

E se la dieta Dukan è finita molto spesso al centro delle polemiche con l’accusa di pericolosità (è una dieta molto sbilanciata dal punto di vista nutrizionale anche perché il consumo continuo di proteine può causare diversi scompensi e problemi, danneggiare i reni o ridurre l’assimilazione di vitamina B), è anche vero che Dukan rilancia ed è pronto a proporre nel suo nuovo libro La pasticceria Dukan dei nuovi dessert dedicati a chi vuole dimagrire secondo le sue regole. Si tratta di reinterpretazioni di dessert classici, ma più leggeri, in cui manca proprio lo zucchero. I trucchi sono pochi, ma ingegnosi: utilizzare gli aromi naturali e i dolcificanti a zero calorie al posto dello zucchero, le proteine senza grassi o la crusca d’avena al posto della farina.

Ovviamente le torte, le brioches, i tartufi o i gelati, seppure rigorosamente senza zucchero e in versione light, dovranno essere gustati a partire solo dalla terza fase della dieta.

 

Le 4 fasi della dieta restano infatti sempre le stesse: all’inizio la fase di attacco (da 2 a 7 giorni) permette di perdere da 1,5 a 4 Kg e consiste nel consumo a volontà di 72 alimenti esclusivi, ricchi di proteine e di 1,5 cucchiai di crusca d’avena al giorno. La fase di crociera introduce anche le verdure, alternando le proteine pure alle proteine e verdure con l’aggiunta di 2 cucchiai di crusca d’avena fino a quando non si sarà raggiunto il giusto peso.

DUKAN DIFENDE LA PROPRIA DIETA IPERPROTEICA

La terza fase di consolidamento si base sul consumo dei 100 alimenti di base con l’aggiunta di frutti, 2 fette di pane integrale e 40 g di formaggio al giorno, 2 porzioni di farinacei e 2 pasti di gala a settimana. Restano inalterati i 2,5 cucchiai giornalieri di crusca d’avena e un giorno a settimana di proteine pure, come durante la fase di attacco. La terza fase dura 10 giorni per ogni chilo perso per ricominciare ad abituarsi a un’alimentazione normale.

La fase di stabilizzazione è quella a vita che si basa sulla libertà di alimentazione e sul rispetto di tre semplici regole: il giovedì proteico associato a 20 minuti di camminata al giorno e 3 cucchiai di crusca d’avena al giorno.
Foto Thinkstock

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